Tesua ultimamente era insopportabile.
"Tu nemmeno sai chi sia quel cadetto, io l'ho addestrato tutto il pomeriggio..." Indicando Icarius con lo sguardo "Vedrai che da domani la sua disciplina sarà alquanto migliorata..".
Poi quelle parole indirettamente su Geris, mi voltai di scatto verso Tesua alzandomi in piedi.
"Certo che siamo noi a piangere qualche sventurato e sai perché? Perché quando c'è una situazione pericolosa, incerta, che richiede coraggio e si, anche un po' di incoscienza, è noi che chiamano.. E abbiamo sempre portato a termine le missioni, compresa quest'ultima.. E non ti permettere di insultare chi ha dato la vita per questo...".
Nessuno poteva parlare male dei miei ragazzi.
Nessuno poteva permettersi di mettere in dubbio il loro valore, la loro disciplina, la loro dedizione.
Sapevo che mi avrebbero seguito in capo al mondo.
Sostenni lo sguardo di Tesua per un lungo istante, dopodiché smisi di calcolarlo.
Non era cattivo, solo gli mancava qualcosa.
Gli mancava l'eroismo.
Mi risedetti, e incrociai lo sguardo di Icarius, gli sorrisi, alzando il bicchiere.
Non ero delusa da lui, anzi.
Io stessa faticavo a star dietro a Kostor e mi aveva riempito di lividi più di una volta.
Avevo parlato ad alta voce prima, ed ero sicura che Icarius avesse compreso che parlavo sul serio quando dicevo di pilotare io la squadriglia a cui ambiva.
Quella più spericolata, e con la paga più alta.
Mi stupii che Kostor non avesse offerto da bere ai due cadetti, così, avvicinai Armand e ci pensai io.
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