Clio, Reddas e Sbrizz risposero al fuoco nemico.
Volare tra quelle strette ed irregolari pareti a strapiombo richiedeva riflessi al limite ed un'abilità non comune.
Lo stormo di Valchiria dovette disunirsi ed ogni caccia prese a volare e a sparare in maniera individuale.
E per i tre legionari ciò fu un decisivo vantaggio.
Alcuni aerei nemici, infatti, finirono contro le rocce, altri precipitarono dopo essere stati colpiti dai tre veicoli mercenari.
Dopo un po' i numeri della battaglia erano mutati.
Almeno la metà dei Valchiria erano andati distrutti.
“Credevo” disse Reddas “che i Valchiria fossero aerei veri e non giocattoli. Ma forse sono soltanto scadenti i piloti di Canabias.” Con tono superbo.
Ma all'improvviso un nuovo aereo apparve all'orizzonte.
Era un Valchiaria, ma di colore nero e si muoveva ad una velocità quasi doppia rispetto ai normali aerei.
Sulle ali poi aveva raffigurato un gufo nero stilizzato.