Guisgard sorrise a quelle parole di Dacey sul suo essere un principe e restò a fissarla mentre lei entrava nella locanda.
Entrò poi anche lui e trovarono i tre borghesi.
“Noto che siete di ottimo umore, Diana.” Disse Leones alla ragazza. “Ne sono lieto.”
“Cosa vi manca per essere una principessa?” Guisgard a Dacey, mentre si toglieva il giubbotto ed indicava al taverniere di dargli da bere. “Beh, per cominciare un'identità. La povera Dacey ora è sepolta con ogni probabilità in qualche foiba della steppa e nessuno dunque può sapere che tipo fosse. E questo è un vantaggio, perchè vi offre la possibilità di reinterpretare il personaggio.” Bevendo. “Ebbene... le principesse sono solitamente di due tipi... quelle dei romanzi cortesi e quelle delle fiabe orientali, tipo Le mille e una notte.”
“Siete un pozzo di scienza.” Sarcastico Fines.
“Si e credo scriverò un libro anche su questo.” Annuì il militare. “Dicevo... le prime, tipo Ginevra, Isotta o Armida, sono spesso capricciose, lunatiche e volubili, sempre in cerca di un Lancillotto, un Tristano o un Rinaldo pronto a rovesciare il mondo per accontentarle. Le seconde invece, come nella favola di Aladino o in quella di Sinbad, appaiono sognanti, docili ed indifese, pronte per essere conquistate e rese felici. Ecco...” avvicinandosi divertito alla ragazza “... voi scegliete a quale tipo di principessa volete somigliare ed il gioco è fatto.” Facendole l'occhiolino.