Tutto divenne appannato e lontano.
Dovevo restare sveglia.
Già, ma come sapevo di esserlo?
Magari ero già in volo.
Per dove?
Eppure sentivo il rombo del mio aereo.
Dove stavo andando?
Dov'ero?
Ero intontita e debole.
Poi lo vidi.
Allora compresi.
"Tu?" mormorai, con un debole sorriso "Non credevo saresti venuto proprio tu a prendermi.." tendendogli la mano.
Lo osservai per un lungo istante, e il mio sorriso si allargò sempre di più.
Il cuore.
Il cuore non faceva male nel guardarlo, la pelle non tremava, il respiro non veniva meno.
Ero libera.
Alla fine.
Mi ero chiesta tante volte cosa avrei provato nel rivederlo, sapendo naturalmente che non c'era questa possibilità.
Una parte di me si chiedeva se fossi guarita per i fatti miei o se la sua morte avesse aiutato.
Ora sapevo che non era così.
Lui era davanti a me e io non sentivo niente.
Era la sensazione più bella che avessi mai provato.
Ero libera davvero, non stavo mentendo a me stessa.
Ironico che ne avessi preso consapevolezza in quel momento, pensai con un vago sorriso.
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