Tastai la gola dell'uno e dell'altro... fortunatamente si sentiva il battito del cuore. "Sono solo svenuti" dissi agli altri. Insieme poi li mettemmo distesi sul letto. La faccenda era poco chiara. L'istinto mi diceva che avrei dovuto controllare, ma dovevo passare dal mio contatto e poi al rottamaio. Oh, al diavolo! Ci andrò dopo, di notte se occorre...
Approfittando che Guisgard era uscito dalla stanza con Diana, e che quindi c'erano meno occhi puntati su di me, cominciai a guardarmi in giro nella speranza di trovare una traccia utile a sbrogliare la matassa.
Nel frattempo, i due si erano risvegliati, dicendo di non ricordare nulla. Da loro avrei cavato ben poco, ma feci giusto un tentativo. "Signori, non ricordate proprio nulla? Avanti, chiudete di nuovo gli occhi e cercate di pensare... pensate all'attimo prima on cui avete perso conoscenza. Se non avete visto nulla, magari ricorderete un rumore... un odore... qualsiasi cosa, anche la più piccola, può essere utile..."
Questo dissi, tornando a cercare in giro un minimo indizio.
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"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana [...] Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato."
Ultima modifica di Lady Gaynor : 25-11-2015 alle ore 18.38.31.
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