Fermer rispose a quel dolce bacio di Gwen.
Le loro labbra si unirono come i morbidi ed acerbi petali di un bulbo in fiore, dove il lieve soffio della brina mattutina fu invece il caldo sfiorarsi delle loro lingue.
Ma ad un tratto udirono la porta dell'infermeria aprirsi e subito lui si staccò da lei, rompendo quell'istante fatto d'incanto.
“Dottore...” disse Goz entrando.
“Si... capitano...” mormorò Fermer, cercando di ricomporsi “... sono qui, nella sala accanto...”
Ed arrivarono Goz e Reddas.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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