Tutto accadde velocemente.
Forse anche troppo, probabilmente.
Altea con un colpo di mano prese l'auto e si allontanò, sebbene non di molto, in quanto il vecchio mercato dava da un lato verso il borgo e dall'altro nel deserto, dove andare equivaleva a morire.
L'audace dama di Cherval però non aveva considerato che Orko era zoppo e dunque lentissimo nel muoversi.
Altea infatti aveva raggiunto dei cespugli, ma il Rosso era invece rimasto fermo accanto all'auto.
Il furto attirò l'attenzione di Hodog che lesto estrasse la pistola, ma sempre attento a tenere ferma Dacey, puntandola poi contro Orko.
“Un passo e ti freddo.” Disse al Rosso.
E quello si fermò all'istante.
“Vieni qui e tieni le braccia bene in vista.” Ordinò Hodog.
E Orko, naturalmente obbedì, raggiungendo, lentamente, i quattro, ossia Guisgard, Dacey, Gaynor e lo stesso Hodog.
Intanto il militare fissava Dacey, per quella bugia che aveva detto a fin di bene.
“Bene...” rivolto poi a Gaynor “... a quanto pare avete costruito un castello di carte, mia bella Mata Hari... non potevo certo essere io a rubare il vostro aereo, visto che ero piacevolmente impegnato altrove.” Col suo solito sorriso irriverente.
Ad un tratto si videro i fari di un'altra auto che a tutta velocità veniva dal borgo.
Si fermò davanti a loro e da essa scesero due uomini.
Uno era Lucros.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Ultima modifica di Guisgard : 03-12-2015 alle ore 17.33.08.
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