Anty ed Estea incredibilmente non risposero.
"Allora, vi siete imbambolate?" tuonai "Ho detto di sparare!".
Ero incredula, in tanti anni le due legionarie erano sempre state reattive agli ordini.
Non sapevo come ci avevano visto, anche se eravamo distanti e nascoste.
"Maledizione!" esclamai, battendo il pugno sul cofano.
Quell'inspiegabile tentennamento ci aveva fatto perdere gli uomini sotto tiro.
Scesi dall'auto.
"Seguili.." ad Anty "Non farti beccare, e non fate mosse avventate, voglio sapere dove hanno portato quel tipo, io sentirò l'altro per cercare di capire con chi abbiamo a che fare.." sospirai "Addio alla nostra serata... poi mi relazionerai sul capannone...".
Così, scesi, e mi incamminai verso il capannone, con la pistola in mano, ma senza puntarla su nessuno.
"Bene bene bene..." dissi, avvicinandomi ai tre rimasti.
"Quindi abbiamo.. una diva che non è una diva.. un pilota che non è un pilota... forse l'unica cosa vera di tutta questa storia è il vostro ruolo di amico di Orko Rosso, signor Guisgard.." avvicinandomi a lui, camminando piano, col passo che il mio abbigliamento imponeva.
"I miei uomini stanno inseguendo quella macchina... ritroveremo il vostro amico..." annuii "Ma vi sarei particolarmente grata se vi decideste a dirmi la verità, il vostro amico vi ringrazierà... chi erano quei tizi?" guardandolo negli occhi "Preferite parlare con le buone, o con le cattive?" con un sorrisetto divertito, e un tono fin troppo suadente per quella velata minaccia.
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