Guisgard era in piedi sotto il pergolato, mentre la gente dalle strade cercava di raggiungere un luogo sicuro.
Da lontano si udivano i suoni della battaglia.
Anche Altea uscì dalla taverna e alle sue parole il militare si voltò di scatto.
“Non è impotenza...” disse lui, per poi tornare a guardare la strada “... è insofferenza... non voglio essere coinvolto in tutto ciò... non è la mia guerra e non voglio entrarci... ho volato e combattuto per anni, senza mai rompermi neanche un'unghia e non voglio certo cominciare ora a versare sangue in battaglia... non voglio sapere niente di questa questione... che vadano al diavolo tutti... i blu, i rossi e tutto il mondo...” tirando per la rabbia un pugno contro la palizzata che teneva il pergolato, facendo sanguinare la sua mano.
Nella taverna, intanto, Dacey era con i tre borghesi.
“Beh...” fece Leones “... tenerlo nascosto non cambierà le cose... Diana, sappiate che la Gran Baronessa ha risposto al telegramma di Fines... pare voglia accertarsi circa l'autenticità di ciò che affermiamo... per questo ha inviato due persone a lei fedeli per chiarire l'intera faccenda...”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|