Gwen restò a fissare l'alba dalla finestra che illuminava il cielo e poi il deserto circostante.
Ad un tratto, tra il via vai generale di militari, sentì qualcuno avvicinarsi.
“Eccomi...” disse piano Fermer dietro di lei “... mi hanno indicato due stanze... una per te ed una per me... dovresti riposare un po' ora...” sottovoce “... vorrei farti compagnia in quella camera ma qui non posso o ci vedranno...” accarezzandole piano i capelli, per poi giocare con le dita fra le brune ciocche di lei, con fare malizioso e sensuale.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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