Goz festeggiava, le rogne restavano a noi, come sempre.
Reddas non fiatava, quindi ne dedussi che non era stato lui ad abbattere il Gufo Nero, magari era stata un'azione combinata di più persone.
Chissà come gli rodeva.
Ma ora non aveva importanza.
Chinai il capo a quelle parole di Tesua.
"Povero ragazzo.." scossi la testa "Questa vita non faceva per lui.." sospirai.
Ero davvero triste per Icarius, catapultato troppo presto in un mondo non suo, che non riusciva ad accettare, un mondo che ti chiede tutto e spesso, non ti da un bel niente.
Per un istante gli augurai che non fosse affatto morto, ma si facesse solo credere tale, in modo da essere libero dalla legione.
Sarebbe stata la soluzione a tutti i suoi problemi.
Poi trasalii.
"Gaynor?" guardando stupita Tesua "Allora lo sapevate che non è una diva ma una spia!" esclamai "Non ho fatto in tempo a relazionare perché è suonato l'allarme..".
Così relazionai a Tesua quanto era successo al capannone, che era lo stesso che avevamo fatto sorvegliare dall'attacco al borgo, parlai degli uomini armati, del rapimento di Orko e di quell'altro tizio sospetto, Guisgard, che non aveva voluto dirmi nulla.
"Beh, almeno non è di Canabias la ragazza.." scossi la testa "Ma non mi piacciono le spie, ad ogni modo, non sono affari miei..".
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