Potevo sentire il loro sguardo su di me.
Mi chiesi se ci fosse anche il suo.
Mi chiesi poi perché diavolo mi importasse.
Nascosi un sorrisetto divertito.
Alzai lo sguardo per cercare il locandiere con la mia ordinazione, e incrociai, forse per caso, forse no, quello di Guisgard.
Vi restai incatenata per un lungo istante, dopodiché distolsi lo sguardo e tornai a cercare quello del taverniere.
Avevo fame e sete, maledizione.
Dovevo inventarmi qualcosa.
Già, ma cosa?
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