Pian piano Gwen apri gli occhi.
Avvertiva una lieve sensazione di nausea e forse per questo i suoi occhi impiegarono alcuni istanti prima di rendersi conto di dove fosse capitata la ragazza.
Vide allora una stanza fredda e umida, avvolta da una leggera penombra che sembrava animare sinistri giochi di chiaroscuro.
Una piccola lampada a cherosene tremolava su un basso stipite ed il gocciolio continua di una rubinetto pareva voler scandire il tempo infinito di quel luogo.
Ad un tratto Gwen avvertì dei rumori dall'esterno, come se qualcuno stesse scendendo dei gradini.
I passi si fecero più vicini e alcuni istanti dopo la parta si aprì.
Un uomo dalla corporatura robusta entrò e si avvicinò alla brandina su cui la ragazza era stesa.
La guardò, si accorse che era sveglia e mostrò alcune espressioni volgari, per poi ridere forte.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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