Altea parlò proprio quando dalla taverna uscì Levet.
Allora lo sguardo di Guisgard incrociò quello del pupillo della Gran Baronessa.
I due si fissarono per un lungo istante e poi Levet, infilandosi i preziosi guanti, andò via con l'uomo che doveva condurlo al forte.
“Si, madama...” disse Guisgard ad Altea, appena Levet e l'uomo andarono via con la camionetta di quest'ultimo “... cosa mi dicevate? Una scommessa? Riguardo cosa?” Fissandola.
Ma un attimo dopo Clio si avvicinò al militare.
Vicino, vicinissimo, fino a sfiorare il corpo di lui col suo.
E puntò la sua pistola, ben celata nel cappotto, contro l'addome di Guisgard.
Lui la guardò negli occhi.
“Ecco, volevo ben dire...” senza distogliere lo sguardo da quello di Clio “... immagino non sia un invito per un appuntamento galante, vero?” Sorridendo. “Attenta a non starmi troppo vicina però... potrei cadere nella tentazione di vedere se sotto questo vestito hai la tua divisa da legionaria, bellezza...” si alzò, sempre attento che la ragazza non sparasse “... madama, volete restare con me?” Ad Altea. “Bene, allora vediamo se siete portata come segretaria o assistente... tornate nella vostra camera ed aspettatemi lì... mi raccomando, non muovetemi o addio possibilità di venire con me.” Facendole l'occhiolino.
E fece cenno a Clio che l'avrebbe seguita.
Infatti Altea non si era accorta della pistola del biondo tenente, visto era ben celata dal cappotto ed il militare non voleva metterla in pericolo.
Intanto, nella taverna, Dacey era rimasta solo con i tre borghesi.
“A me il baronetto sembra la persona adatta.” Disse Fines. “Voglio dire, è nobile, ricco, influente e dotato di un certo fascino. Pare goda della fiducia della Gran Baronessa e cosa più importante sembra credere ciecamente che Diana sia la principessa Dacey.”
“A me da l'idea di uno che si compiace di se stesso, così radicato nei suoi privilegi e nelle sue convinzioni.” Mormorò Poeh. “Però è indubbio che sia l'unico a poterci aiutare davvero, introducendoci presso la Gran Baronessa, con la volontà di appoggiare la nostra causa.”
“Si, in effetti averlo dalla nostra parte è fondamentale.” Annuì Lenes. “Però, riguardo a ciò che dice Diana, beh, io non credo bisogni tirare troppo la corda col capitano. E' un uomo enigmatico e non è mai facile prevedere le sue reazioni. Infatti ancora non mi spiego come mai abbia definito terminata la sua parte in questa faccenda.”
“Che ci importa di lui?” Fines. “Abbiamo l'appoggio del baronetto, ormai.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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