Quelle carezze, poi Marwel salì a cavalcioni sul misterioso pilota.
E la preoccupazione di lei nel potergli far male svanì subito quando la ragazza comprese che quell'uomo senza passato era forte ed in breve sarebbe stato in grado di lasciare l'infermeria.
Allora lui prese ad accarezzare le gambe di Marwel, per tutta la lunghezza delle cosce, fino all'inguine, con gesti sensuali e carichi di desiderio.
“Ti voglio...” disse lui in un sussurro “... e voglio tu sia mia...”
Ma proprio in quell'istante qualcuno bussò alla porta della stanza.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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