Sir Guisgard,
Sono parole speciali quelle che lasciate nel giardino questa notte.
E non posso fare a meno di soffermarmici prima di andare a dormire.
La luna... avete ragione, non tutti sanno parlare alla luna, non tutti sanno ascoltarla, comprenderla, amarla.
Ma forse voi sì.
Se voi sapete davvero trattarla come avete scritto, non mi meraviglio che ella vi riservi sempre il suo favore notte dopo notte.
Siano esse burrascose, sognanti, malinconiche o appassionanti.
Ella è sempre lì, che attende solo il vostro sguardo.
Possa dunque questa Luna accompagnarvi nei vostri sogni.
E, se me lo permettete, vi porterò come dono il mio sorriso.
Poiché esso è tornato, e chissà che non si spegnerà tanto presto.
Ma forse dovrei solo guardare quella meravigliosa Luna ed avere fiducia.
Fiducia che ella illumini i miei sogni, perché il sole poi non li sciolga ma li consacri realtà.
E forse il nuovo sole che sorgerà porterà con sé il dono tanto atteso.
O forse chissà, lo ha già portato la luna.
Per ora vado, ma stavolta la luce la porto con me.
Insieme a quel sorriso.
Buonanotte Camelot...
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