Una sera, al palazzo del re, era stato organizzato un grandioso ballo.
Da ogni sala del castello traboccava lusso, sfarzo, con i preziosi drappeggi delle tende, tessute con le stoffe più rare e preziose, le suppellettili e i monili più svariati, ricordi di innumerevoli viaggi, dagli sfarzosi, eleganti ed elaborati abiti delle dame alle livree che impreziosivano ancor di più il palazzo quella sera, fino ad arrivare alla ricercatezza delle pietanze che avrebbero deliziato i raffinati ed esigenti palati degli invitati.
Facendo parte della corte, ed essendo quindi anche lei una nobile ed elegante dama, anche Gwen era stata invitata.
Ad un tratto, mentre era intenta ad osservare la grande sala da ballo e godersi i festeggiamenti, un uomo, dal fascino particolare, i capelli scuri e gli occhi di un castano morbido e profondo, le si avvicinò.
"Buonasera, madama."
"Buonasera a voi, milord. Ci conosciamo?" chiese lei, guardandolo intensamente, con un leggero ed enigmatico sorriso.
Lui le sorrise di rimando.
"È per scoprirlo che sono venuto da voi. Chissà, magari, se voi mi rivelaste il vostro nome, potrei scoprire se è voi che Messer Fato e Messer Amore mi hanno suggerito di incontrare stasera..." prendendole la mano e baciandola dolcemente.
"Di sicuro, però, non vi hanno detto che non sono solita rivelare il mio nome a chicchessia, ma non posso nascondere che mi avete incuriosita. Ditemi dunque il vostro nome ed io vi rivelerò il mio."
"Siete furba, ahimè, milady. E sia, vi rivelerò il mio nome, ma solo se risolverete questo arcano" facendole l'occhiolino.
Espose dunque l'arcano, che così recitava:
Può avere vari colori, oppure non averne
Può essere soffiato
Ha svariati utilizzi
È un tipo di pasta
A volte puoi guardarci attraverso, a volte no
Ovviamente, la nostra protagonista risolse l'arcano ed entrambi i giovani, con gli occhi l'uno in quelli dell'altro, rivelarono a vicenda i loro nomi, trascorrendo insieme un'indimenticabile serata.
E voi, dame e cavalieri di Camelot, riuscirete a risolvere l'arcano?