A quelle parole di Gaynor alcuni di quei fuorilegge fischiarono, altri risero, altri ancora si scambiarono eloquenti occhiate.
“Beh, non è facile stabilire un degno tributo per voi, milady.” Disse colui che sembrava essere il capo della pittoresca combriccola. “Essendo io un duca o un sovrano di questi boschi, con al seguito questa degna corte di compari...” indicando i suoi che subito mostrarono vistosi inchini alla dama “... devo ben pesare coloro i quali si apprestano ad attraversare questo mio bucolico feudo... devo dunque comprendere bene voi chi siate... allora ditemi... siete forse un'amante del grosso e goffo barone Ferico? O magari una protettrice del famelico suo messer Maresciallo?”
“In tal caso” gridò un altro dei briganti “non c'è tributo davvero alto da pagare!”
Tutti risero.
“Perdonateli, madama.” Il capo a Gaynor. “Sono spavaldi e scanzonati, come del resto appaiono tutti gli uomini che assaporano la libertà dopo un periodo di privazioni ed ingiustizie. Ma torniamo a noi... vi garberebbe dunque informarci circa la vostra identità? Nel frattempo permettete che sia io a porgervi una degna presentazione... noi siamo, madama, la famigerata ed inafferrabile banda di bricconi chiamata la Freccia Gigliata.”
E di nuovo si udirono fragorose risate.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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