Dalla vegetazione apparve un uomo a cavallo, che piano raggiunse i due giovani.
Aveva un volto inquieto, i capelli lunghi e bruni sciolti al vento, gli occhi scuri e profondi, i lineamenti contratti in una maschera di turbamento.
“Le bacche...” disse fissando le bacche che Emon aveva raccolto per Gwen “... sono mie.”
“Signore?” Guardandolo Emon.
“Non hai sentito, pezzente?” Mormorò il misterioso cavaliere. “Le bacche sono mie. Tutti i fiori e le piante di questa zona appartengono a me. E voi state rubando.”