Il regno e mondo sotterraneo di Agarthi e i misteri
Tempo fa accennai nel Giardino di questa leggenda trovata e di cui rimasi colpita...nelle leggende, chissà, magari qualcosa di vero vi sarà.
"Antichissime credenze parlano di un mondo sotterraneo chiamato Agharti, dove abitano esseri sovrannaturali, conoscitori delle Verità Supreme, incontaminati dal Male. Lì risiederebbe anche il Re del Mondo ed i destini degli uomini e del pianeta sarebbero nelle sue mani.
Questa credenza, che ha origine in Oriente, risalirebbe all’età braminica. Nel corso dei secoli, mistici, occultisti e, nel nostro secolo, anche archeologi, ne hanno parlato e l’hanno cercata. Sètte esoteriche hanno costruito su questo mito la loro ragion d’essere, come i Templari e, successivamente, i Rosa Croce.
Ma che terra sarebbe Agharti? Si è pensato potesse essere la mitica Atlantide, o Gondwana, o Thule, oppure il monte Olimpo, o l’isola di Avalon. Luoghi reali o immaginari, di volta in volta, sono stati individuati come possibili sedi di questo favoloso mondo nel quale sono conservate, custodite, praticate le arti magiche ed è perseguito il sapere universale per opera di semi dèi."
L’Età dell’Oro
"Agharti non sarebbe stato sempre un regno sotterraneo: ci fu un’Età dell’Oro durante la quale esso viveva alla luce del sole ed era abitato dagli uomini, senza distinzione. All’epoca si sarebbe chiamato “Paradesha”, che potrebbe costituire la radice linguistica del termine “Paradiso” e che, in sanscrito, significa “Paese supremo”. Poi il Male si impadronì del mondo e gli abitanti di Paradesha, per non esserne contaminati, si rifugiarono sottoterra e chiamarono il loro regno: Agharti, l’Inaccessibile.
Secondo l’avventuriero polacco Ossendowski, che disse di aver raccolto queste informazioni dai Lama del Tibet, Paradesha, poi divenuta Agharti, fu fondata nel 380.000 a. C. e scomparve dalla superficie del mondo seimila anni fa."
"Nel 1927 apparve un saggio intitolato “Il Re del Mondo”, scritto dall’esoterista francese Renè Guenon. In questo saggio l’autore, elencando miti, tradizioni, leggende e misteriose allusioni contenute nelle dottrine segrete, dimostrava l’esistenza di Agharti, della quale già aveva parlato con dovizia di particolari l’avventuriero polacco Ferdinand Antoni Ossendowski. Altre opere, di altri autori, si aggiunsero via via per opera di iniziati che pretendevano di conoscere la verità sul Regno Sotterraneo, o di esploratori che, influenzati dal gran parlare che si faceva di Agharti, pretesero di averne individuato gli ingressi segreti in India, in Nepal, nel Borneo, nelle Montagne Rocciose. Secondo alcuni autori gli ingressi di Agharti sono disseminati in tutto il mondo e sono celati nelle regioni più impervie, nei crepacci più profondi ma anche su certe cime inaccessibili e nei punti più profondi del mare."
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe
"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.
"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)
"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea
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