Clio, in balia dei suoi ricordi, dei suoi sogni e delle sue paure, tornò a concentrarsi su quanto udiva provenire dalla sacrestia.
“Sygma non è più casa vostra...” disse Frate Roberto, zittendo così la risata dell'uomo incappucciato “... e di nessuno altro viva ora a Capomazda.”
La figura incappucciata lo fissò.
“E farsi catturare così” continuò il chierico “è un modo sciocco per morire.”
“Degno padre...” fece la figura “... San Pietro forse lasciò Roma quando sognò Nostro Signore che tornava nella capitale per farsi crocifiggere di nuovo? Scappò, salvandosi, oppure tornò indietro per morire in Croce come il suo Maestro?”
“Voi non siete San Pietro.” Rispose il frate.
“San Pietro è un uomo” replicò la figura “come lo siamo io e voi. Ed un uomo non può scappare davanti alla paura, alla verità ed alla giustizia.”
“Siete folle ed incosciente.” Scuotendo il capo Frate Roberto.
“Forse...” mormorò la figura incappucciata.
Ad un tratto si udì un rumore di passi all'esterno della Pieve.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|