Fagas guardò Clio.
I suoi sguardi palesavano le caratteristiche di uomini simili a lui.
Erano feroci verso gli uomini e lascivi, quasi peccaminosi verso le donne.
Il Maresciallo trattava tutti con la medesima dote, ossia la violenza.
Fisica con gli uomini e psicologica, emotiva con le donne.
Era il suo modo di imporsi, di intimidire e di controllare gli altri.
“E cosa” disse poi alla bella mercenaria “sperate di trovare? Legami tra traditori e banditi? Se volete la mia personale opinione allora vi dirò che Guisgard non parteciperà al torneo. Non ha più nulla. Né beni, né ovviamente denaro per procurarsi il corredo d'armi. E se anche lo rubasse non potrebbe poi spenderlo, in quanto un feroce editto vieta a chiunque di prestargli soccorso ed aiuto. Quanto ai fuorilegge del bosco, essi sono vigliacchi, oltre che ribelli. Non hanno il coraggio, né il lignaggio per presentarsi e sfidare dei veri cavalieri. Solo infatti i veri cavalieri possono ambire a tale torneo. Come me.” Un ghigno affiorò sul viso marcato. “E sappiate che ho già deciso chi vorrò come madrina... voi.” Con tono deciso.