Il volto del padrone nell'accostarsi alle rose appariva tenero, sereno, quasi gioioso.
Come se la sua espressione cupa ed inquieta, quella tormentata e malinconica fossero solo i tratti di una maschera che si imponeva di portare.
Ma appena Gwen gli rivolse quella domanda, i lineamenti del suo viso tornarono ad essere rigidi ed impenetrabili.
“Non sono cose che puoi contemplare...” disse seccato “... bada solo a curare queste rose. E che nulla accada ad esse, o ti caverò gli occhi.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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