Gwen udì un altro ululato.
E poi un altro ancora.
Come se in quel verso ci fosse tanta sofferenza.
Come se quel verso non fosse altro che il grido disperato di qualcuno che invocava aiuto davanti ad un Destino indifferente.
Poi ad un tratto entrò Josephine dopo aver bussato.
“Vi ho portato qualcosa da mangiare...” disse la nana “... non avete cenato...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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