Gwen ed il padrone scesero nel cortile e raggiunsero il giardino.
Qui l'uomo appariva insolitamente di buonumore, tanto che si chinò prima a bere da una guizzante fontana, per poi invitare la ragazza a fare altrettanto.
“Quest'acqua” disse “è particolarmente fresca... bevine un sorso e ti sentirai come rinata. E' l'unica acqua con cui annaffio i miei fiori.”
Ma poi la domanda di Gwen sulle rose nere e l'uomo mutò subito umore.
“Sei qui per lavorare, non per fare domande.” Bruscamente lui. “E allontanati da quelle rose nere... non sono per te.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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