Alvaro annuì ad Altea.
Raggiunsero la locanda ed entrarono per fare colazione.
Alvaro ordinò latte caldo, focacce con uvetta e miele e frutta fresca.
Intanto dall'esterno, oltre agli schiamazzi, alle grida ed alle risate della gente, si iniziarono a sentire i primi rulli di tamburo e gli squilli di tromba.
“Ci siamo...” disse Alvaro ad Altea.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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