Il Cavaliere Esiliato cadde dal suo destriero, finendo nella polvere tra lo sgomento generale.
Dacey si voltò a guardare Jean e vide sul viso del cortigiano un ghigno di trionfo nel vedere a terra il misterioso campione.
Anche Ferico tradiva una soddisfazione non comune nel vedere atterrato quel cavaliere senza nome.
Subito alcuni tra i valletti ed i marescialli di campo raggiunsero il Cavaliere Esiliato, alzandolo da terra e portandolo verso uno dei padiglioni.
Aveva perso conoscenza.
Altri invece si avvicinarono a Fagan, che però pronto si alzò da solo, togliendosi l'elmo e lanciandolo via dalla rabbia.
Il Maresciallo infatti non aveva riportato alcuna ferita, visto che la punta spezzata della lancia del suo avversario si era incastrata tra le maglie della corazza.
“Sono io il vincitore!” Disse. “La giornata è mia!” Mentre qualcuno fischiava dagli spalti.
I marescialli di campo cercarono di rammentargli le regole della giostra e dunque di come fosse invece uscito vincitore il suo avversario che era riuscito ad atterrarlo per primo.
Fagan però protestò e pretese di essere incoronato vincitore.
Si voltò allora verso la tribuna ed indicò Clio.
“Lei sarà la Sovrana della Grazia e mi incoronerà come vincitore del torneo!” Gridò il Maresciallo.
Intanto, tra la folla, Adespos e Gaynor avevano assistito a tutta la scena.
“Che vada al diavolo Fagan...” mormorò il brigante “... non ha dignità, né onore... piuttosto... avviciniamoci ai padiglioni per capire come sta il Cavaliere Esiliato...” alla dama.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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