Didas sorrise ad Altea.
Un sorriso sicuro.
“Eh, amica mia...” disse la scaltra donna “... so che vuoi ingannarmi, che tenti di farmi cadere in trappola. Ma io sono qualcosa che voi mortali non potete neanche immaginare. Non ho certo bisogno di incantare una mela come raccontano le favole per mostrare il mio potere.” Sarcastica.
Allora la guardò negli occhi.
Nei verdi occhi di Altea fino a specchiarsi e penetrare fin dentro i suoi pensieri.
E li lesse.
Lesse tutto.
Passato, presente e futuro.
E raccontò tutto ciò alla dama, mostrandole quanto davvero fosse forte la sua ambigua e misteriosa arte magica.
“Vedi?” Tornando se stessa. “Posso davvero conoscere i tuoi desideri. In cambio? Per darti un uomo?” Rise. “Non hai nulla che puoi darmi, Altea. Ciò che mi occorreva ho già fatto in modo di prendermelo. Non voglio dunque nulla da te. Ti darò ciò che vuoi e poi andrò via. Per sempre. Sta a te decidere se vincere o meno.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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