Per un lungo istante Guisgard guardò Clio negli occhi.
“Forse me ne pentirò...” disse poi “... magari tornerai alla carica per farmi fuori, ma come detto io non uccido le donne...” le sue mani allora scivolarono lungo le gambe della mercenaria, che tenendolo stretto sui fianchi erano rimaste completamente scoperte “... e comunque sarebbe un peccato ucciderti...” mentre le sue mani accarezzavano quelle gambe morbide, calde e nude “... dunque, che decidi? Mi liberi o vuoi tenermi bloccato così ancora a lungo? Potrei non rispondere più delle mie azioni...” con un sorriso irriverente e senza smettere di accarezzare quelle gambe.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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