Tutto accadde rapidamente, come quando si sfogliano le pagine di un libro, con le illustrazioni e le parole che scorrono via veloci, accavallandosi e confondendosi.
Fagan cadde a terra senza vita, mentre il Cavaliere Esiliato si accasciò, appoggiandosi al manico della sua ascia.
La ferita si era aperta e sanguinava copiosamente.
Il suo respiro era rotto, lo sguardo appannato e le membra quasi senza più forze.
Il Maresciallo però, prima di cadere a terra sconfitto, era riuscito a menare un ultimo disperato e drammatico colpo, centrando in pieno l'elmo del suo rivale.
Il cimiero si apri in due ed il Cavaliere Esiliato mostrò il suo volto a tutti.
Ed anche Fagan lo vide, prima di esalare l'ultimo fatale respiro.
Guisgard ansimava, mentre Altea era scesa a parlare ad alta voce.
Ferico allora si alzò in piedi.
“E'...” disse affannando per la rabbia “... è lui... è il traditore! Arrestatelo! Scorticatelo vivo e poi appendetelo per il collo sulla torre più alta di Monsperon! E con lui mettete a morte anche quella sgualdrina che tanto lo difende!” Indicando Altea.
In un attimo i soldati uscirono e circondarono Guisgard.
Altri presero Altea e la portarono accanto al cavaliere ferito.
Dalle tribune era sceso un cupo silenzio.
Anche Solo, Adespos e Frate Roberto erano ammutoliti.
Accanto a loro vi erano Dacey e Gaynor, anch'elle impietrite davanti a quella scena.
“Fine del torneo...” fece Kostor, che guardava il tutto insieme a Clio e agli altri mercenari.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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