Mi incamminai persa nei miei pensieri e nella bellezza di quel posto, potevo udire le onde infrangersi in qualche basso scoglio o scivolare lentamente sulla riva.
Di tanto in tanto un canto di un pescatore, triste e malinconico o gioviale..rispecchiando le loro richieste e sogni a quel mare e alla luna.
Mi soffermavo a giocare con la punta dei piedi sull' acqua nella riva, mi risentii rinata e bambina. Quasi dimenticai tutti i turbamenti, le parole dei borghesi...le liti interne..avevo sognato tanto di raggiungere le Flegee, per me era tutto questo e non poteva infrangersi questo sogno per delle faide inutili.
Ma ritornai subito alla realtà quando il cielo iniziò a schiarirsi lentamente, facendo riflettere i primi raggi flebili dell' alba sul mare e screziarsi di azzurro e giallo..per un attimo pensai non mi interessasse di storie dei pirati, delle loro guerre tra nobili e politici seppur ne facevo parte..ma solo di quel mondo non di questo tra le flegee e capomazda e mi sentii straniera in quel posto e desiderosa di attraversare quel mare.
Mi guardai attorno...dovevo aver camminato per molto tempo, non capivo dove fossi, d' altronde non conoscevo bene la zona.
Mi avvicinai a un gentile pescatore anziano dalla pelle scurita dal sole, stava preparando la barca per andare a lavorare..."Messere, scusate..penso di essermi persa, sapete dove devo andare per Palazzo delle Ginestre? E' la mia residenza, sono da poco arrivata qui..e penso di aver camminato molto stanotte".