Lo zio restò lieto di vedere Dacey così allegra per quel Taddeo.
Poi la ragazza gli parlò della sera prima e di ciò che aveva udito da quegli uomini alla locanda.
“Beh, da tempo qui circolano strane storie sulle morti di alcuni duchi...” disse pensieroso “... io per natura sono portato a credere che dietro ogni leggenda ci sia un fondo di verità... ma forse qui si esagera... i Taddei sono visi come grandi leader e valenti guerrieri... e probabilmente anche la loro morte viene descritta come una sorta di mito, di qualcosa allo stesso tempo terribile e grandiosa... mah, fortuna che simili cose non ci riguardano...”
Ma proprio in quel momento la porta della bottega si aprì ed entrò qualcuno.
Un ometto grassoccio dal volto paffuto.
“Ehilà, Pepino!” Salutò lo zio. “Cosa ti porta qui?”
“Aspetto che si faccia ora.” Rispose il nuovo arrivato.
“Per cosa?” Chiese lo zio. “Per mangiare?”
“Magari.” Rispose l'ometto. “No, manca ancora qualche ora per pranzare. In verità aspetto che si faccia l'ora per un appuntamento.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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