“Si...” disse Ehiss a Dacey, per poi avvicinarsi al cancello arrugginito “... la civetta è il simbolo dei Taddei...” mormorò fissando oltre le grate, come a voler scorgere i segreti di quel luogo.
I suoi occhi azzurri sembravano quasi intravedere antichi misteri dimenticati, ignoti ai più e forse per lui solo assopiti nel silenzio di quella dimora fatiscente.
“Di certo” fece Pepino “ai suoi tempi fu una grandiosa villa... ora però è poco più di un rudere. Beh, direi di andare in città ora. A voi occorrerà un alloggio, ser.”
“Andate pure...” il cavaliere “... io preferisco restare qui...”
“Qui?” Stupito Pepino. “In mezzo a queste pietre consumate?”
“Si, così mi renderò conto del lavoro che mi ci vorrà per sistemarla.” Annuì Ehiss. “Comunque vi sono grato per avermi condotto qui.”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|