Ehiss continuava a fissare oltre le grate arrugginite del cancello, come se al di là di esso vi fosse un mondo da riscoprire, un mondo sognato da sempre.
“Non temete...” disse poi voltandosi verso Dacey “... nella brughiera non si muore certo di fame, poiché tutto è commestibile...” si avvicinò all'orecchio della ragazza, sfiorando col suo viso una ciocca bruna e ribelle che scendeva sulla guancia di lei “... persino noi stessi.” Sorrise, per farle poi l'occhiolino.
“Io qui non ci resterei neanche per tutto l'oro del mondo.” Mormorò Pepino.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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