A Karl der Große...
"Sotto i colpi di asce appuntite e pelli di orso erano appena crollati i fasti dell'acquila imperiale portatrice di civiltà e di diritto, mentre Isidoro di Siviglia aveva indottrinato lungo i Pirenei quei Visigoti conquistatori della Città Eterna, in questo giorno di sbocciatte primavera, venne al mondo in Aquisgrana un Sole che avrebbe spazzato come rami secchi gli appezzamenti microscopici di un terreno di conquista divenuto inospitale e dominato dal terrore. Spesso la sua figura, cantata dai trovatori di ogni tempo, venne celebrata ed abbinata a quella del Re Orso che anni prima nella sua terra aveva avuto lo stesso sogno utopistico...Grazie per esserci stato, nel bene e nel male, nel genocidio e nella sacralità, nella contraddizione e nella fedeltà, nella Storia e nella Leggenda..."
Taliesin, il Bardo
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"Io mi dico è stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati." (Giugno '73 - Faber)
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