Ringraziai nuovamente il cavaliere e a malincuore annuii a Pepino, che premeva per tornare in città al più presto.
Salii sul carretto ma i miei occhi continuavano a guardare verso il vecchio edificio e il suo proprietario.
Per un attimo la mia mente si lasciò andare e sognai a occhi aperti.
Vidi me stessa, in quella dimora però rimessa a nuovo, facendo risplendere gli antichi fasti. Vidi me stessa in uno di quegli abiti che tanto ammiravano quando una nobildonna passava davanti alla bottega. Vidi me stessa camminare tra le sale con fare sicuro, ne conoscevo ogni dettaglio e segreto.
Era solo un sogno, comprendevo bene che una ragazza come me, una zingara, non sarebbe mai diventata la signora di podere.
Chi mai avrebbe voluto una ragazza senza titoli e possedimenti, senza una ricca famiglia alla spalle, senza avi dal passato glorioso.
Mi strinsi nello scialle lasciando andare quei pensieri.
Forse Pepino aveva ragione, usavo troppo la fantasia, illudendomi e tornare poi alla realtà era sempre difficile, lasciava una sorta di malinconia nel cuore e amaro in bocca.
Quando il carretto partì verso la città mi voltai per salutare con un gesto della mano il cavaliere e per guardare ancora quel meraviglioso paesaggio.
Per tutto il tragitto rimasi in silenzio, assorta e una volta in città ringraziai caldamente Pepino per avermi portata con sé e gli promisi una cena, una sera di quelle. Sapevo che un bel pasto valeva per lui più di mille grazie.
Quindi mi incamminai alla bottega e diedi subito segno della mia presenza appena entrata.
<< Zio Charlie? Sono Dacey, sono a casa. Spero di non aver fatto troppo tardi... Non ti arrabbiare ma.. Oh zio è stato bellissimo e...>>
" Era bellissimo" pensai con la nobile figura del cavaliere ancora davanti agli occhi.
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It is saying that if you really desire something from the heart ... then the whole universe will work towards getting you that
Dacey "Karishma" Starklan
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