Clio lasciò la città ed attraversò la campagna, fino a giungere dove essa cedeva il posto alla selvaggia brughiera.
Imboccò uno stretto sentiero che si inerpicava tra dossi e fossati, tutti avvolti da lussureggiate vegetazione, ritrovandosi infine, dopo alcune miglia, in una spianata dove il terreno appariva più denso e la vegetazione più stentata.
Ci aveva messo un po' per raggiungere quel punto, sempre seguendo le indicazione di Gervan, trovandosi oramai nel pomeriggio inoltrato.
Tuttavia non si vedeva ancora la chiesetta di cui le aveva parlato il nobile cieco.
Ad un tratto però l'aria si fece più pesante e maleodorante.
Poco dopo la ragazza cominciò a sentire un tintinnio.
Come se qualcuno stesse lavorando su del legno.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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