Lo sguardo di quel pirata era enigmatico, mutevole, sfuggente, a tratti ambiguo.
Continuava a fissare Gaynor, in modo sempre audace, persino indecoroso.
Diventava sempre più insistente, sfacciatamente insistente.
Come se stesse cercando di spingersi sempre più in là, oltre cioè la normale ed accettabile linea del pudore.
“Forse” disse sorridendo “è la prima cosa carina, o cortese che mi avete rivolto, sapete? Anzi, temevo quasi di starvi antipatico. E magari questo sospetto ce l'ho ancora.” Con tono quasi irriverente. “Il mio nome? Volete conoscerlo? Non sapete che è sempre meglio evitare di conoscere il nome di un ricercato?” Guardando di nuovo la scollatura della camicia della sovrana, quasi senza preoccuparsi di apparire insolente.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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