La brughiera era irradiata da un Sole gentile, i cui raggi dorati filtravano tra le fitte e trasparenti foglie, generando un alone verdeggiante e luminoso, mentre una lieve e profumata brezza accarezzava i capelli dei due giovani uniti in quel bacio.
Le mani di Gwen erano sul volto di Velvot, con le loro labbra che simili a boccioli di Maggio si schiudevano e poi serravano piano, assaporando ciascune il gusto delle altre.
Un bacio dolce, rubato, sognato.
Un bacio come uno dei tanti fiori sbocciati in quel mondo bucolico e selvaggio.
Un bacio che durò lunghissimi istanti, fino a quando le loro bocche si staccarono appena ed i loro occhi si riaprirono lentamente.
Allora lui restò a guardare lei.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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