“In verità” disse Ehiss a Dacey “sono tornato qui perchè mi mancava questo luogo...” guardando la verde brughiera accarezzata dal vento “... mi mancava il sibilo indomito del vento, il lento mormorio delle acque del lagno che scorrono tra ciottoli e sterpi... e poi quest'aria profumata di campo e di libertà... tutto in questo luogo mi narra della mia infanzia, dei miei sogni... qui sono stato vestito cavaliere... ed era ora che tornassi qui a casa...” guardò la ragazza e sorrise “... no, non temete, non ho più intenzione di andare in guerra... voglio fermarmi qui e risistemare questo luogo...” indicando Marchesa delle Rose.
“Vi ci vorrà un bel po', ser.” Fece Pepino.
“Il lavoro non mi spaventa.” Rispose il cavaliere.
“Beh, credo sia ora di andare...” alzandosi l'ometto “... andiamo signorina?” A Dacey, mentre Sheylon si accucciò ai piedi della ragazza, quasi impedendole di alzarsi.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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