In preda a quegli strani pensieri, Gwen si incamminò per le strade della capitale, mentre molte persone ancora le affollavano.
Il crepuscolo non era ormai lontano e le botteghe avevano ancora gran parte della merce esposta fuori per attirare inpassanti.
Ad un tratto, voltando un vicoletto, la giovane udì delle voci di bambini.
Vide così un gruppo di fanciulli intorno ad un uomo.
Era Velvot.
“Signore...” disse uno di quei piccoli “... potete trasformare anche uno dei miei bottoni in una moneta?”
Velvot prese il bottone, lo strinse nel suo pugno e poi ci soffiò sopra.
Riaprì la mano e mostrò una moneta, per la felicità di quei bambini.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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