LA DONNA "ANGELICATA": L'ALBA DEL RINASCIMENTO FEMMINILE CHE DIVENNE MUSICA.
Lucia Quinciani (c. 1566, fl. 1611). Compositrice italiana, la più antica conosciuta, che abbia pubblicato musica in stile della monodia. Conosciuta per una sola una composizione a noi arrivata, "Udite lagrimosi Spirti d'Averno, Udite", testo di G.B. Guarini dal " Il Pastor Fido", trovato nella raccolta di Marcantonio Negri " Affetti Amorosi" (1611), in cui Negri si riferisce a Quinciani come ad una sua allieva. Sembra che abbia lavorato a Venezia o Verona.
Francesca Caccini ( Firenze 1567 - 1640 ) è stata una compositrice, clavicembalista e soprano. Figlia di Giulio Caccini, è considerata una fra le donne che maggiormente contribuirono all'evolversi della nascente musica barocca barocca all'inizio del Seicento. Fu la prima donna a scrivere un'opera teatrale. Le date di nascita e di morte sono incerte. Francesca Caccini rappresenta un'eccezione per il suo tempo. Nasce nella corte Medicea, primogenita in una famiglia di musicisti: il padre, Giulio Caccini, musico di corte, cantante e compositore; la sorella, Settimia, cantante; la madre, Lucia Gagnolanti, è definita valente cantatrice d'ignoto casato. Anche la donna che Giulio sposerà dopo la morte della moglie, Margherita Benevoli della Scala, sarà una cantante. All'età di tredici anni Francesca si esibisce, forse per la prima volta, in pubblico, cantando nel Concerto Caccini (formato dal padre, dalla sorella e dalla matrigna) in occasione del matrimonio di Maria dei Medici con Enrico IV, Re di Francia. Venne immediatamente notata per la sua bellissima voce e richiesta anni dopo, dalla stessa Maria dei Medici, alla corte del Re. Ma i Medici fiorentini le rifiutarono il permesso. Francesca Caccini oltre a distinguersi come cantante, viene istruita dal padre alle lettere; scrive poesie in latino e in volgare, apprende le lingue straniere: canta in francese e in spagnolo. Apre una scuola di canto, e dal 1619 già si parla delle sue discepole. Suona il liuto, il chitarrinetto e il clavicembalo e all'età di diciotto anni inizia a comporre. «La Caccini soprattutto s'impone come solista, cantando anche in francese e in spagnolo.
Maddalena Casulana (1544 - 1590 ) Nebulosi i primi dati biografici e, del resto, poco si conosce con certezza di tutta la sua vita, i termini della quale sono per lo più desumibili dalle dediche contenute nelle sue opere o da riferimenti di altri compositori o scrittori del tardo Rinascimento. Ad ogni modo, si sa che a Casole, centro musicale all'epoca di Maddalena molto fiorente dove qualche anno prima operava il compositore e architetto Fra' Leonardo Morelli, detto Casulano, si compie la prima formazione musicale di Maddalena che, in seguito, ritroviamo alla corte medicea di Firenze, incoraggiata a perseguire l'attività professionale di compositrice da Isabella de' Medici, la quale le assicura protezione e le commissiona quella che sarà la prima opera interamente sua, Il primo libro de' madrigali a quattro voci. Pubblicata nel 1568, la raccolta si apre con una dedica della compositrice alla sua mecenate, molto interessante per la storia femminile considerato che vi si può leggere, tra l'altro, della necessità di «mostrare al mondo (..in questa profession delle musica) il vano error de gl'huomini, che degli alti doni dell'intelletto tanto si credono patroni che par loro ch'alle Donne non possono medesimamente esser communi». è stata una compositrice, liutista e cantante del tardo Rinascimento. Viene ricordata per essere stata la prima donna compositrice ad aver pubblicato nella storia della musica occidentale.
Vittoria Aleotti ( Ferrara 1575 circa - dopo il 1620) Figlia dell'architetto ferrarese Giovan Battista Aleotti iniziò ancora bambina lo studio della musica, dopo aver ascoltato le lezioni che riceveva una sorella più grande. Maestri furono l'anziano Alessandro Milleville e successivamente Ercole Pasquini. Dopo almeno due anni di istruzione, il maestro raccomandò al padre di farle proseguire gli studi musicali presso il convento ferrarese di S. Vito, rinomato per l'eccellenza della musica. Vittoria entrò in convento all'età di 14 anni, e il padre ottenne per lei da Battista Guarini alcuni madrigali da porre in musica, che più tardi donò al conte del Zaffo; il conte li fece stampare a Venezia nel 1593 dall'editore Giacomo Vincenti con il titolo Ghirlanda de madrigali a quatro voci[1] e furono dedicate a Ippolito Bentivoglio. Oltre all'edizione veneziana, uscì a nome di Vittoria anche un madrigale a cinque voci (Di pallide viole), stampato in Giardino de musici ferraresi del 1591, una raccolta di musiche di vari autori tra cui anche Alessandro Milleville ed Ercole Pasquini. Alcuni studiosi hanno avanzato l'ipotesi che Raffaella Aleotti, ritenuta la sorella maggiore, sia stata in realtà la stessa persona (che avrebbe mutato nome al momento di prendere gli ordini), poiché né nel convento di S. Vito, né altrove, esistono documenti relativi a Vittoria, mentre Raffaella fu badessa del convento ed ebbe notevole fama come organista e «intendentissima della musica»[2]. Anche il testamento del padre, redatto nel 1631, nomina Raffaella e non Vittoria, tuttavia non esistono prove definitive a confermare questa supposizione. La dedicatoria del padre Giovan Battista Aleotti, afferma che delle sue cinque figlie, la maggiore era incline alla vita religiosa e studiò musica, e che Vittoria imparò dalle lezioni impartite alla prima. Purtroppo Battista non dice il nome della figlia più grande, ma le sue parole sono la fonte più autorevole, anche se non chiara, a sostegno della tesi di due sorelle distinte.
Taliesin, il Bardo
tratto da www.beniculturali.it