I due erano avvolti da quell'incerta penombra.
Quegli occhi azzurri erano su Clio, quasi ad indagare chi fosse e cosa volesse davvero.
Poi ad un tratto notò qualcosa.
Nel momento in cui il suo sguardo era sceso sulle gambe nude della ragazza, dove aveva legati due affilati pugnali.
Allora quegli occhi azzurri tornarono a fissare quelli chiari di lei, stavolta con una luce indefinita, inquieta.
“Ora capisco...” disse piano “... mi sembrava strano che una come te fosse giunta da queste parti per caso... ti mandano loro, vero? A questo sono arrivati? Ad armare le donne?” Estrasse un pugnale, puntandolo alla gola di lei. “Getta quei pugnali di sotto... o ti mostro com'è facile tagliare la gola di una donna...” con tono cupo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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