Ovunque c'erano macerie, fiamme e cadaveri.
Qualcuno cercava di tirare fuori i feriti dai crolli, ma il più delle volte venivano estratti solo corpi senza vita.
Eppure le cannonate continuavano a cadere, sebbene ad intervalli più lunghi.
Gaynor camminava in quell'Averno di distruzione e di morte senza sapere dove andare e cosa fare.
Nei vicoli più interni molti si erano rifugiati, essendo meno a tiro dei mortai e nel caos la regina sentì una bambina piangere che chiamava i suoi genitori.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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