Gwen fece sedere sul letto Velvot e lei si mise sulle sue gambe, per poi sbottonargli la camicia.
Allora caldi baci videro le labbra di lei sul collo e sulle spalle di lui, con le mani della ragazza che salivano e scendevano sul suo petto.
Le mani di Gwen si posavano così sui muscoli di Velvot, già tesi, resi ardenti dal corpo della giovane su di lui e pronti a sostenere la sua virilità in quei giochi che erano sul punto di accendersi fra di loro.
Ma Gwen già sapeva come il suo amante fosse passionale e vigoroso.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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