"Come ti ha detto chi?" I miei occhi si infuocarono per un momento.
Poi li richiusi per la rabbia.
Quell'insulto che mi portavo dietro fin da bambina riapriva vecchie ferite.
Mi chiamavano pazza Perchè giocavo da sola, perché io immaginavo mondi e avventure che loro non vedevano.
Ma essere un sognatore non mi rendeva pazza.
Presi un profondo respiro per allontanare quel ricordo.
"Non starei qui, certo, ho dei doveri... Ma credi che se venissi da me a chiedere aiuto te lo negherei?" Sospirai.
"Si hai ragione, sarà meglio dormire.." Secca.
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