Ehiss aiutò Dacey a salire sul cavallo, per poi montare in sella anche lui con disinvoltura ed agilità.
“Mi raccomando, vecchio mio...” disse a Sheylon che si era accucciato davanti all'ingresso della tenuta “... fa buona guardia...” e galopparono via.
La brughiera era un trionfo di verde a cui le ombre ancora lunghe del mattino donavano tonalità e screziature quasi infinite, appena lambite da velate scie di giallino, rosato e rosso.
Il cielo appariva terso e solo grigie nuvole ormai lontane e sfocate si intravedevano alla deriva verso i monti vicini.
“Tenetevi stretta a me...” voltandosi il cavaliere verso la zingara che stava in sella dietro di lui.
E Ehiss aumentò l'andatura del suo destriero, facendo sì che il vento gonfiasse i lunghi e castani capelli di lei.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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