Eccola lì: Capomazda, austera e bellissima come sempre.
Faceva un certo effetto tornarci dopo aver visitato la brughiera.
Quelle parole di Icarius mi strapparono un sorriso.
Per un momento quel ragazzo mi fece tenerezza, e per un momento fui tentata di sfiorargli la guancia in una leggera carezza.
Ma per favore!
Poi abbassai la testa e scacciai quel pensiero inappropriato.
Tornai così a guardare la sagoma della città.
"Vedrai, Capomazda ti piacerà.." sorrisi "Mi raccomando, ricordati ti tenere gli occhi bassi e non incrociare lo sguardo altrui se non è strettamente necessario.." sospirai "Qui ci sono ritratti dei Taddei dappertutto".
Poi quella domanda: che volevo fare.
Già, una bella domanda, una domanda difficile in quel momento.
Presi un profondo respiro prima di rispondere.
"Vorrei passare da casa, ma avrei paura di vedere come possa essere ridotto il mio palazzo... la prima tappa sarebbe la dimora si Ser Gervan, un nobile di cui mi fido ma se quanto credo possa essere successo è successo davvero.. non lo troverò..." con una fotta al cuore "Come non troverò molti altri..".
Ma quell'ipotesi era talmente folle da farmi ridere di me stessa.
"In quel caso passiamo al piano B: qualunque cosa sia successa a Capomazda e a noi, sono sicura che la Locanda del'Oca sicuramente è ancora in attività, l'ostessa è una mia cara amica, lì saremo al sicuro..." sorrisi "È un posto piuttosto... pittoresco, frequentata da soldatacci come noi spesso ma... ti piacerà..".
Poi sbiancai.
"Chissà che è accaduto ai miei uomini..." sussurrai piano, chiudendo gli occhi.
"Andiamo.." avvicinandomi ancor di più a quella sagoma che era sempre più vicina.
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