Sorrisi ad Icarius.
"Così faremo quella famosa colazione.." cercando di stemperare la tensione che quell'assurda storia portava con sè.
Ma più ci avvicinavamo, più tutto mi sembrava strano: diverso.
"C'è qualcosa che non va..." mormorai piano, scrutando quelle mura "C'è qualcosa che non va, la città è diversa da ieri.. come la torre di Gozzone..".
Ormai l'ipotesi assurda del salto del tempo sembrava sempre più la spiegazione meno inverosimile.
Poi avvistammo i soldati.
Sbiancai, e mi voltai verso Icarius.
"Quelli non sono i miei uomini..." sussurrai piano "Ci serve un piano per entrare in città, se l'entrata è così presidiata significa che ci sono disordini, e che chi arriva in città viene controllato.." spiegai, erano prassi normali, che non mi avrebbero stupito.
E poi dovevamo prepararci all'ipotesi peggiore.
"Dobbiamo inventarci qualcosa, io non posso certo dire di essere me stessa..." preoccupata.
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