Era una gradevole sera di Maggio, ingentilita dalla brezza tiepida e impreziosita dai mille profumi che la Primavera porta sempre con sè.
Al Palazzo era stata organizzata una festa durante la quale la principessa avrebbe dovuto scegliere, fra gli innumerevoli pretendenti, il suo futuro sposo.
Iniziarono allora a farsi avanti nobili e giovani uomini.
La grande sala del trono pullulava di accenti tutti diversi dei paesi più disparati e alla principessa, di proverbiale bellezza, venivano offerti i doni più particolari e preziosi che si potessero immaginare e che cercavano di eguagliare la sua ricercata ed originale avvenenza.
La giovane, tuttavia, non si lasciava trasportare dalle esose promesse e gli sfarzoni regali dei pretendenti e decise così di organizzare un combattimento fra i nobili principi.
Quelli si batterono con notevole ardimento, pur di conquistare la mano della bella giovane e quando solo in due arrivarono all'ultimo scontro, quando tutti pensavano che la vittoria di uno dei principi lo avesse designato come futuro sposo, la principessa, non contenta, pose un'altra sfida.
Chi dei due fosse riuscito a risolvere un enigma, avrebbe ottenuto la sua mano.
Recitò dunque l'arcano:
"
Si usa per riflettere
Può essere fatto d'acqua
Può avere varie forme
Può essere di diverse dimensioni
Restituisce ciò che gli dai"
Che risposta deve dare uno dei due cavalieri per sposare la bella ed arguta principessa?
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